Autostrade, in Italia la densità
dei veicoli è il triplo della Spagna

Chi utilizza le autostrade sa che rallentamenti e code sono all’ordine del giorno. Gli incidenti, il traffico delle ore punta, gli esodi estivi sono solamente le punte di un iceberg rappresentato dalla carenza infrastrutturale del nostro Paese. Un deficit evidenziato ancora di più dai dati diffusi dall’Osservatorio Autopromotec che evidenzia come in Italia per ogni chilometro di autostrada, alla fine del 2007, circolavano 6.128 autoveicoli. La densità degli autoveicoli in rapporto alla rete autostradale del nostro Paese è superiore di ben tre volte a quella della Spagna (2.165 autoveicoli per ogni chilometro di autostrada) e di due volte a quella della Francia (3.351) e della Germania (3.477).
Tra i Paesi europei a maggior tasso di motorizzazione, solamente il Regno Unito fa registrare un rapporto tra autoveicoli circolanti nel Paese e i chilometri di autostrade (9.315 autoveicoli per chilometri di autostrada) superiore a quello italiano. Con una sostanziale differenza: nel Regno Unito – rileva l’Osservatorio Autopromotec – gran parte del trasporto merci non si svolge sulla rete autostradale, ma si serve delle reti ferroviarie e fluviali, al contrario dell’Italia dove la modalità di gran lunga prevalente di trasporto è quella su gomma, con il 50 per cento del traffico merci su strada che si svolge proprio sulla rete autostradale nazionale.
Il deficit infrastrutturale autostradale italiano rispetto alle maggiori nazioni europee emerge anche in rapporto alla densità della popolazione. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Autopromotec, infatti, in Italia sono 111 i chilometri di autostrada per milione di abitanti, contro i 282 chilometri della Spagna, i 174 della Francia e i 154 chilometri per milione di abitanti della Germania.
La rete autostradale italiana – sottolinea l’Osservatorio Autopromotec – che negli Anni 70 era tra le più moderne e sviluppate d’Europa, da tempo mostra evidenti limiti dovuti alla carenza di investimenti. Spagna, Francia e Germania già nel corso degli Anni 90 hanno recuperato il ritardo infrastrutturale nei confronti del nostro Paese e, continuando a investire nello sviluppo delle proprie autostrade, l’hanno poi ampiamente superato. A questi elementi si aggiunge poi il fatto che il tasso di motorizzazione del nostro Paese è uno dei più alti del mondo.