Chi ama spostarsi in bicicletta adora le piste ciclabili. Un sogno in alcune zone, delle oasi nel deserto in altre, delle splendide realtà in altre ancora. Come in Puglia. Qui, come ha dichiarato l’assessore regionale ai Trasporti Mario Loizzo, “negli ultimi cinque anni, nell’ambito della rivoluzione copernicana operata nel comparto dei trasporti in Puglia, anche il settore della mobilità ciclistica ha trovato risposte adeguate”. Risposte messe in luce nel corso del convegno sul tema “Politiche regionali di Mobilità sostenibile: la Ciclabilità in Puglia”, che si è tenuto nell’Aula Magna del Politecnico di Bari e che ha visto la partecipazione di oltre 400 persone.
“Si è passati da interventi realizzati attraverso le diverse misure del Por senza una guida, senza un criterio generale, senza la verifica di cosa è stato effettivamente realizzato”, ha dichiarato Loizzo, “per finire a discutere in Puglia della realizzazione di una Rete ciclabile regionale collegata alle altre regioni e addirittura agli altri Paesi del Mediterraneo. Del progetto Cyronmed, infatti, si parla dovunque: all’interno dei vari Piani predisposti o in via di predisposizione da parte della Regione Puglia (Prt, Pirp, Piano Paesaggistico); all’interno di altre Amministrazioni comunali e provinciali pugliesi, specie nell’ambito della Pianificazione strategica di Area vasta; in ambito nazionale, al punto che la Puglia viene chiamata a raccontare la propria esperienza quale unica Regione italiana che in pochi anni ha attivato una serie di processi a favore della mobilità in bicicletta; a livello internazionale visto che il progetto Cyronmed è ritenuto una “buona pratica” sia dall’Autorità di gestione greca che ha gestito il programma Interreg Archimed che dal Parlamento europeo che ha finanziato la ricerca, condotta da due università (una inglese e l’altra olandese) sullo sviluppo della Rete ciclabile europea Eurovelo come struttura essenziale per lo sviluppo del cicloturismo in Europa. Stiamo lavorando”, ha dichiarato sempre Mario Loizzo, “affinché tutti i provvedimenti che riguardano i trasporti facciano proprie le esigenze del trasporto in bicicletta. Il protocollo d’intesa tra Regione e Ferrovie sta dando i suoi frutti. Compatibilmente con il rinnovo del parco ferroviario le diverse Società stanno iniziando a prevedere spazi attrezzati per il trasporto delle bici sui treni. Sicuramente va recuperato il rapporto con tutti gli Enti proprietari delle strade: Anas, Comuni e Province, ma anche con Anci e Upi affinché venga rispettato quanto scritto nel Codice della strada agli articoli 13 e 14: quando si realizza una nuova strada o quando si effettuano lavori di miglioramento, allargamento o manutenzione straordinaria di strade esistenti, vanno realizzate piste ciclabili adiacenti. I finanziamenti del Piano Pluriennale Attuativo 2007-2010 dell’Asse V di competenza dei Trasporti sono stati già assegnati. Anche se esiste un’azione specifica che prevede il finanziamento sia di percorsi ciclabili che di parcheggi di interscambio, cercheremo di recuperare economie per aumentare la quota parte destinata ai percorsi ciclabili di Cyronmed. Ma dobbiamo puntare maggiormente verso la rimodulazione del Po 2010-2013. Venti milioni di fondi Fesr verranno sicuramente destinati per dare risposte ai Comuni e alle Province che tramite le Aree Vaste hanno già predisposto i piani sovracomunali della ciclabilità. Ci metteremo all’opera anche per cercare fondi Cipe e fondi del Pon Trasporti. Sembra giusto che la rete ciclabile nazionale Bicitalia di cui Cyronmed è una parte, diventi un’azione strategica del governo in materia di opere infrastrutturali. Soprattutto dopo che il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione finalizzata ad includere anche il progetto di Rete Ciclabile Eurovelo tra le Reti di trasporto transeuropee Ten-t” .