Niente liquidi sugli aerei, l’Europa
decide di prorogare il divieto

La tecnologia in grado di rilevare, con certezza, la presenza di esplosivi nei liquidi, non è ancora pronta. Occorrerà quindi attendere ancora qualche anno prima di poter di nuovo trasportare sugli aerei materiale liquido che non sia proveniente dalle aree successive ai controlli di sicurezza. È quanto ha ammesso la Commissione Europea in un documento in discussione settimana scorsa. In un comunicato stampa si dichiara infatti che “i progressi dell’industria per proporre uno strumento di rilevazione in grado di analizzare efficacemente i liquidi per esplosivo si sono rivelati molti più lenti del previsto”.
Già gli Stati Uniti qualche mese fa erano giunti alla medesima conclusione. I test effettuati in 78 aeroporti mediante l’utilizzo di scanner di nuova concezione hanno dato esiti tutt’altro che certi: a quanto pare, per troppe volte l’allarme è scattato nel corso di analisi di prodotti indubbiamente privi di materiale pericoloso.
I tempi necessari per il conseguimento di risultati decisamente più attendibili e sicuri va dai 12 a 18 mesi per alcune soluzioni tecnologiche, fino a quattro anni per altre. Ben oltre, quindi, all’anno 2010 inizialmente individuato come riferimento per l’adozione di una tecnologia funzionale. Ovviamente ciò che pesa maggiormente nella ricerca della migliore soluzione, sta nel fatto che l’utente aeroportuale non deve “togliere” nulla da borse e quant’altro.
Risale al 2007 la richiesta di molti eurodeputati di un ammorbidimento delle regole, supportata dalla tesi che non fosse la pericolosità del liquido, ma la sua quantità a essere controllata, motivo questo di conflitto. Infatti, i viaggiatori in partenza dall’Unione Europea possono portare nel bagaglio a mano unicamente bottiglie o tubi con una capacità massima di 100 ml, oggetti che devono essere riposti in un sacchetto chiuso della capacità massima di un litro. Le uniche eccezioni previste riguardano i prodotti acquistati nei negozi degli aeroporti all’interno dell’Unione Europea. Regole, queste, introdotte nel novembre del 2006 dopo la scoperta di un complotto terroristico. 
Queste norme restrittive, concepite per essere provvisorie, scadranno alla fine di aprile, ma ad oggi nessun Paese contesta il fatto che siano indispensabili di fronte a una possibile minaccia terroristica. L’Unione Europea prorogherà quindi il divieto. In ogni caso, la Commissione ha indicato due scadenze per dare alla Unione Europea una tecnologia all’avanguardia: fine 2012 per i grandi aeroporti e fine aprile 2014 per tutti gli scali.