Diabetici ed epilettici,
nuove regole per la patente

Alcune malattie croniche possono rappresentare un grave pericolo anche per la sicurezza stradale. Chi soffre di diabete, per esempio, può essere maggiormente soggetto a colpi di sonno quando la glicemia si avvicina al valore inferiore della normalità. Una recente direttiva comunitaria pubblicata sulla Gazzetta della Comunità europea n.223/2009 stabilisce nuove regole per la patente di guida di chi è affetto da diabete, epilessia, disturbi della vista. Per quanto riguarda i diabetici, dovranno rinnovare la patente dopo cinque anni e non dopo 10 come gli altri patentati. Il documento di guida può essere ritirato definitivamente in caso di gravi e ricorrenti crisi ipoglicemiche. Modifiche anche per gli epilettici: la malattia, come noto, non ha un percorso regolare e le crisi si manifestano con più frequenza in pazienti giovani. Chi è guarito dall’epilessia non dovrà più rinnovare la patente ogni due anni e  l’idoneità alla guida viene riconosciuta a chi non ha avuto crisi nell’ultimo anno.
L’Associazione contro l’epilessia ha salutato favorevolmente le modifiche. “Finalmente non saremo più discriminati”, ha detto il presidente dell’associazione, Giovanni Battista Pesca al Corriere della Sera. “Se una persona è guarita, non dovrà presentarsi ogni due anni in commissione medica per rinnovare la patente come avviene in Italia nonostante le sentenze del Tar”.
Novità anche per l’accertamento dei disturbi della vista. Oltre a campo visivo e senso cromatico, la direttiva prevede la verifica con test della visione crepuscolare, della diplopia (immagini doppie), della sensibilità all’abbagliamento e al contrasto. “Le nuove norme”, ha spiegato Massimo Cartelloni, presidente del Coordinamento dei medici legali delle Aziende sanitarie al Corsera, “prevedono anche che per guidare in Europa non si potrà avere una acutezza visiva binoculare inferiore ai 5/10. Va ricordato, però, che nel nostro Paese, per la patente B occorrono 10/10 complessivi: un parametro, questo, di maggiore sicurezza, che converrà certo mantenere”.