Ha un nome importante, piano strategico della mobilità sostenibile, il documento approvato dalla giunta di Roma attraverso il quale il sindaco Gianni Alemanno spera di sistemare nel breve, medio e lungo termine la viabilità romana. Il piano sarà sottoposto alla fase di concertazione cittadina che culminerà con una due giorni sulla mobilità, il 28 e 29 ottobre, per poi essere definitivamente approvato dal consiglio comunale a fine novembre. “Riorganizzare una nuova rete del trasporto pubblico su gomma e su ferro; ridefinire le regole delle Ztl, ovvero le zone a traffico limitato; progettare un nuovo Piano per i bus turistici; realizzare i corridoi della mobilità; e, ancora, ultimare le linee metro C e B1; prolungare la linea metro B; trasformare e potenziare le ferrovie concesse: sono questi i punti nodali, illustrati dal primo cittadino, dall’assessore capitolino alla Mobilità, Sergio Marchi, e dall’assessore all’ambiente Fabio De Lillo, che saranno completati dagli interventi di lungo periodo con la realizzazione della linea metro D; il completamento della linea metro C; il completamento dell’anello ferroviario; la realizzazione dei sottopassi a ponte Cavour e a Castel Sant’Angelo. ”Finora non c’e’ stato nessuno strumento strategico che guidasse le scelte dell’amministrazione capitolina, dunque abbiamo assistito in questi anni a interventi sulla mobilità scoordinati e talvolta contraddittori”, ha detto Alemanno, ribadendo come lo scopo del Piano sia quello di “liberare i cittadini dal sequestro quotidiano nelle proprie autovetture e sui mezzi di trasporto”. Tra gli obiettivi del Piano, dunque, incentivare l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico anche per ridurre l’inquinamento e pedonalizzare, progressivamente, il centro storico. E, parlando della pedonalizzazione del centro storico, Alemanno ha chiarito che ”ci si arriverà con scelte tecniche e una precisa strategia per fare in modo che la pedonalizzazione non risulti solo un divieto”. Una lunga serie di obiettivi di grande portata, tutti da raggiungere ”con l’attuazione del nuovo Piano regolatore capitolino”, ha detto l’assessore Marchi, “e con i nuovi poteri di Roma Capitale”. Complessivamente, il Piano strategico della mobilità sarà un percorso lungo che prende il via dalla concertazione cittadina e ”non basteranno pochi anni”, ha detto Alemanno, “ma si tratta di un lavoro decennale per affrontare i nodi irrisolti di una crescita disorganizzata della città”.