Stop alle pattuglie nascoste con l’autovelox o altri sistemi di rilevazione della velocità sulle strade e stop alla gestione di questi sistemi da parte di società private che ricevono una percentuale sulle multe elevate. Lo ha deciso il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che ha inserito le specifiche in una direttiva inviata a tutti i prefetti d’Italia. Finisce dunque l’era dell’autovelox selvaggio con molte amministrazioni comunali, anche piccole, che utilizzavano le multe per eccesso di velocità per sanare i propri bilanci.Le macchinette venivano nascoste da auto civili, da alberi, e le stesse pattuglie “mimetizzate” dietro case o cartelloni pubblicitari. Un’autentica caccia alla multa che verrà ora regolamentata in modo più serio direttamente dal ministero dell’Interno. Anche la privacy di chi guida verrà maggiormente tutelata (le foto o le riprese video devono essere trattate solo da personale degli organi di polizia). I prefetti avranno ora il compito di monitorare sul territorio il fenomeno della velocità e di pianificare le attività di controllo in modo da evitare duplicazioni e una gestione degli autovelox volta solo a fare cassa. Dovranno inoltre individuare i punti critici per la circolazione dove si registrano più incidenti (con riferimento al biennio precedente) e a quel punto dovranno mettere a punto un sistema per controllare la velocità. Gli agenti della polizia stradale avranno invece il coordinamento operativo dei servizi, con il compito anche di monitorare i risultati dell’attività di controllo svolta da tutte le forze di polizia e dalle polizie locali. Per sapere dove sono piazzate le postazioni fisse dell’autovelox basta cliccare il link della Polizia stradale http://poliziadistato.it/pds/file/files/ATX_080609.pdf. Per telelaser e postazioni mobili l’elenco aggiornato settimanalmente è consultabile su http://poliziadistato.it/articolo/175.
Infine i tutor sono visitabili sul sito della Società Autostrade al link http://www.autostrade.it/assistenza-al-traffico/tutor.html?initPosAra=3_4