Sembrava che il mondo dell’autotrasporto e il Governo avessero imboccato, insieme, la strada giusta per trovare una risposta ai tanti problemi che affliggono la categoria e che sono stati a volte ingigantiti dalla crisi economica. Sembrava che fosse tornato il sereno e che le ombre di possibili nuove manifestazioni di protesta fossero state ormai definitivamente cancellate. Ma improvvisamente, una manovra azzardata fatta dal Governo, dettata forse da un’ingiustificata fretta, dall’imprudenza, o dalla scarsa vocazione alla diplomazia di un suo rappresentante, rischia di mandare tutto all’aria. E di far scendere nuovamente sul piede di guerra gli autotrasportatori. Al centro del nuovo caso la scheda di trasporto, strumento ritenuto indispensabile dagli autotrasportatori per garantire controlli e sicurezza su tutta la filiera del trasporto merci, a iniziare dai committenti, e una circolare diffusa dal Governo, e anticipata dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore (sarà un caso?) nella quale gli autotrasportatori hanno letto, a chiare lettere, il pericolo che questo strumento possa essere modificato, unilateralmente, perdendo tutta la sua efficacia. Temi che sono finiti al centro di una lettera inviata da Unatras al ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, firmata dal presidente nazionale Franco Coppelli. Ecco il testo. “Egregio Signor Ministro, recentemente Le avevo già scritto per evidenziare la necessità che le disposizioni normative relative all’istituzione della scheda di trasporto non fossero messe in discussione per accontentare chi non ha intenzione di assumersi gli oneri che gli competono e che servono a garantire trasparenza e sicurezza nelle operazioni di trasporto merci su strada. Certamente ricorderà che le avevo comunicato comunque la nostra piena disponibilità per ricercare tutte le eventuali soluzioni che potessero semplificare e meglio chiarire gli obblighi che ciascun soggetto è tenuto a rispettare nell’ambito della normativa citata. Dobbiamo invece prendere atto che è stata fatta una scelta diversa. La diffusione di una nuova circolare ministeriale che si aggiunge a quella concordata tra le parti qualche settimana fa mette in discussione l’accordo che su questo punto si era faticosamente raggiunto. Signor Ministro oltre a non condividere il merito di questa nuova circolare, ci sentiamo di dover contestare il metodo con il quale si è deciso di operare. Nelle ultime settimane il suo prezioso intervento ha riportato un clima sereno e costruttivo nei rapporti con il mondo dell’autotrasporto, oggi questa iniziativa invece ci pone seri dubbi sulla possibilità di continuare il confronto con chi opera mettendo in continua discussione gli accordi che vengono presi con Lei. L’Unatras riconferma la più completa disponibilità a discutere per trovare soluzioni condivise e concordate.. Si pone la necessità di un nuovo incontro con lei che speriamo possa avvenire alla ripresa dei lavori e subito dopo la pausa estiva .