Uggè: senza tracciabilità non può
esserci sicurezza per strada

«La nuova scheda di trasporto deve assicurare l’assoluta tracciabilità nelle operazioni di trasporto,  consentendo di poter ricostruire qualsiasi operazione e di poter individuare le singole responsabilità di tutti coloro che sono protagonisti della spedizione e della consegna di una merce, dal produttore al destinatario finale». Con queste parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha commentato le dichiarazioni del sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, intervenuto sul “caso scheda di trasporto” per rassicurare sulla volontà del Governo di garantire la sicurezza sulle strade, garanzia che passa proprio attraverso l’istituzione della nuova scheda.  «Il sottosegretario ai Trasporti ha giustamente voluto evidenziare quello che il Governo Berlusconi, pur se con un anno di ritardo, ha finalmente reso disponibile per le imprese di trasporto (del resto fa parte del suo mestiere) e prendo atto che il Governo è impegnato per garantire maggior sicurezza», ha affermato Paolo Uggè. «Non posso che condividere la volontà di far “funzionare al meglio” il meccanismo purché questo non venga stravolto nella sua essenza che è quella di assicurare la tracciabilità nelle operazioni di trasporto. Proprio come il ministro Zaia ha fatto per la filiera agro alimentare. Diciamo dunque sì a verifiche comuni che portino alle semplificazioni possibili; diciamo invece no a modifiche unilaterali che, attraverso definizioni innovative, annacquino gli obiettivi della legge e riducano le possibilità per gli agenti preposti ai controlli, di poterlo fare. Qualsiasi tentativo unilaterale sarà considerato una grave violazione delle intese e farà considerare chi lo avrà attuato non più credibile».

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