Finti funzionari di polizia o doganali, criminali armati e un numero sempre crescente di rapine effettuate ai danni degli autotrasportatori. È questo il preoccupante quadro disegnato nel rapporto 2009 di Europol, che evidenzia anche gli obiettivi preferiti dai malviventi: prodotti alcolici, abbigliamento griffato, computer, farmaci, fuochi artificiali e metalli come nickel e rame. Uno scenario apparentemente di fantasia che, da tempo, si è purtroppo trasformato in realtà: il trasporto stradale delle merci, essendo la modalità più utilizzata, flessibile e idonea al trasferimento dei beni prodotti dalla imprese, di qualsiasi tipologia e valore, è tra le attività maggiormente colpite da atti di criminalità, in molti Paesi europei ed extra europei. La situazione è certamente conosciuta, ma quanto emerge nel Rapporto Europol 2009 è ulteriormente preoccupante. Infatti, ciò che è stato registrato in quest’ultima indagine non riguarda solo l’aspetto legato all’incremento degli episodi connessi alla sola componente merci, bensì alla crescita degli attacchi fisici verso i conducenti dei veicoli industriali.
Chi è Europol
Europol è un’importante organizzazione europea, nata nell’ottobre del 1998, che si è posta come obiettivi primari l’incremento dell’efficacia degli interventi di prevenzione e lotta contro il terrorismo, il traffico illecito di stupefacenti e altre forme gravi di criminalità organizzata internazionale, nonché il miglioramento della cooperazione tra la autorità competenti in materia, negli Stati membri.
L’ultimo rapporto fotografa una situazione preoccupante
Europol, nel rapporto 2009, pone grande attenzione al fenomeno del “cargo thiefs” legato a organizzazioni criminali che hanno trovato nel trasporto stradale delle merci una “vulnerabile” fonte di approvvigionamento. Sono sistemi fuori legge ben organizzati, che operano anche a livello transfrontaliero. Tra gli obiettivi più frequenti e appetibili delle azioni di furto troviamo i metalli – nickel, rame, rottami metallici – oppure i prodotti alcolici, l’abbigliamento griffato, i computer, i farmaci e anche i fuochi artificiali.
La grave preoccupazione nasce dal fatto che gli autori di questi atti criminali stanno mostrando una maggiore disponibilità a impiegare le armi da fuoco e la violenza, nel perseguimento dei loro obiettivi. Viene utilizzato anche il travestimento da funzionari di polizia o doganali, con tanto di uniformi, con l’obiettivo di organizzare falsi controlli, per obbligare il conducente a fermarsi, ingannandolo, e procedere con l’azione criminale.
Che contromisure adottare?
Europol, a fronte di questo scenario decisamente preoccupante non solo per le imprese di trasporto ma anche per il mercato delle merci messe nel mirino, pone l’attenzione sulla necessità di “fare sistema” tra i soggetti competenti in materia, attraverso una maggiore collaborazione e una più concreta condivisione delle informazioni, a qualsiasi livello utile alla lotta contro questo tipo di criminalità crescente.
«Una stretta collaborazione e sforzi congiunti sono necessari per contrastare questo crimine», ha dichiarato Rob Wainwright, direttore di Europol, nel corso della presentazione del rapporto 2009. «Altrimenti non saremo in grado di combattere efficacemente questi criminali, che sono al tempo stesso innovativi nelle loro azioni e crudeli nei comportamenti, e che minacciano anche il principio della libera circolazione delle merci in Europa. Europol farà del suo meglio per contribuire a contenere tale minaccia».
Il rapporto Europol 2009 è disponibile nel sito ufficiale dell’organizzazione: http://www.europol.europa.eu/
Piero Savazzi