La protesta degli autotrasportatori blocca il grande raccordo anulare

Pagamento tassativo dei servizi di trasporto a 30 giorni; copertura certa e semplificata dei costi di sicurezza dei servizi di autotrasporto;  messa al bando della intermediazione pura; controlli e limitazioni al cabotaggio stradale, richiedendo a Bruxelles l’applicazione della norma di salvaguardia già richiesta dalla Francia. Sono queste le richieste che i responsabili di TrasportoUnito Fiap hanno rivendicato oggi nel corso di una manifestazione di protesta organizzata dal sindacato autonomo degli autotrasportatori sul grande raccordo anulare di Roma. Un’ottantina di camion – secondo gli organizzatori  – ha preso parte alla protesta che è iniziata alle 9.30 e si è conclusa poco dopo le 13 causando lunghe code, anche se secondo fonti della polizia stradale i disagi sono stati limitati.

“Siamo perfettamente consapevoli della situazione di crisi che anche il nostro Paese si trova ad affrontare”, ha affermato il presidente di Trasportounito Fiap, Franco Pensiero, “ma l’autotrasporto è ormai arrivato al capolinea. E per il Paese è il momento di prendere coscienza che senza un trasporto merci su strada affrancato dal ricatto della committenza e intermediazione, sarà proprio il sistema economico nella sua globalità a correre rischi altissimi”.
Dopo che un blocco generale del trasporto era stato scongiurato,  in seguito alla decisione di Unatras di revocare la manifestazione di protesta nazionale prevista per il 10 luglio, nuove isolate  manifestazioni di protesta potrebbero svolgersi  domani anche a Genova.

Una risposta a “La protesta degli autotrasportatori blocca il grande raccordo anulare

  1. Pur essendo ahimè anziano con problemi di salute scenderò volentieri a qualunque tipo di protesta. Il raccordo è nella città… vitale per tutti…

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