La sicurezza è come l’aria: te ne accorgi quando manca. Peccato che quando te ne accorgi sia, quasi sempre, troppo tardi. Ed è un peccato anche che a non mancare siano i fiumi di parole pronunciate a sproposito, solo per riempire la carta stampata, i tele e radio giornali: dichiarazioni, proposte (anche la più strampalate) che trovano puntualmente spazio in quelle che vengono, forse impropriamente, chiamate trasmissioni di approfondimento ma che in realtà non contribuiscono a fare un minimo di chiarezza.
Le proposte si sprecano e trovano ampi spazi ogni qualvolta succedono tragedie che coinvolgono persone, come nel caso del disastro ferroviario di Viareggio. Poi più nulla. Ipocriti e deplorevoli esempi di una sottocultura della sicurezza, così come deplorevoli sono i tentativi che, solo per ragioni di bassa demagogia, forze ambientaliste o di opposizione mettono in atto per chiamare in causa chi governa il Paese. Continua a leggere