Gli sms, inviati o letti mentre si guida, uccidono più dell’alcol. Lo dice uno studio statunitense, che mette in luce la pericolosità della comunicazione moderna, in molti casi utilizzata anche mentre si è al volante. Non solo il messaggino, ma anche le mail, le chat, gli aggiornamenti di stato sui social network rischiano di provocare incidenti stradali. Contro questo pericoloso fenomeno si schiera l’Associazione sostenitori amici della polizia stradale (Asaps), con una campagna dal titolo “Un messaggio a volte accorcia la vita” che punta il dito proprio contro gli sms.
L’associazione ha diffuso a sostegno della campagna degli allarmanti dati di uno studio effettuato dal “Cohen Children’s Medical Center” di New York. Inviare un sms comporta un fortissimo livello di distrazione e un periodo di tempo in cui gli occhi non sono diretti sulla strada, bensì sul telefonino. Gli studiosi americani stimano che oltre tremila ragazzi perdono la vita a causa delle distrazioni da sms, oltre 300mila i feriti. E si tratta di numeri superiori perfino alle vittime per guida in stato di ebbrezza (2.700) e ai feriti (282.000).
“I tempi di reazione in caso di possibile impatto si riducono del 35 per cento, percentuale quasi tre volte superiore a quella relativa a chi si mette alla guida ubriaco o dopo aver fumato droga, nel caso degli sms ovviamente solo per quei secondi di impegno comunicativo”, si legge nella nota diffusa dall’Asaps.