Veicoli industriali, a febbraio boom di immatricolazioni: +59,8 per cento

Il superammortamento trascina le vendite dei veicoli industriali. A febbraio, le immatricolazioni dei mezzi con massa totale superiore alle 3,5 tonnellate hanno infatti registrato un aumento del 59,8 per cento sullo stesso mese del 2015 (1.830 unità rispetto a 1.145). Nei primi due mesi del 2016 la crescita è stata del 32,7 per cento (dalle 2.589 unità del primo bimestre 2015 alle 3.435 attuali). I dati sono stati elaborati dal Centro Studi Unrae. Continua a leggere



Vendite di camion, previste 17mila immatricolazioni. Nel 2008 erano 33mila

Crescono le vendite dei veicoli industriali. A gennaio, infatti, le immatricolazioni di veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate sono state 1.615, l’11,6 per cento in più dello stesso mese del 2015 (1.447 unità). Lo rende noto la Sezione Veicoli Industriali di Unrae, l’associazione delle case estere, che stima per tutto il 2016 un incremento del 10 per cento sul 2015, per un totale di circa 17.000 veicoli. Continua a leggere



Veicoli commerciali, vendite in crescita in Europa per il terzo mese consecutivo

Il mercato europeo dei veicoli commerciali cresce per il terzo mese consecutivo. Secondo i dati di Acea, a novembre le immatricolazioni sono state 158.306, l’8,2 per cento in più rispetto a un anno fa. Il segno resta invece negativo per il periodo gennaio-novembre: -1,9 per cento con 1.607.347 veicoli commerciali venduti. Tra i cinque mercati principali, la Francia è l’unico a segnare un calo in novembre (-2,2 per cento), mentre crescono Italia (+1,1 per cento), Germania (+10 per cento), Regno Unito (+22,8 per cento) e Spagna (+26 per cento). Continua a leggere



Veicoli commerciali, dopo 16 mesi vendite in crescita in Europa. L’Italia perde il 20%

Un raggio di sole dopo mesi di tempesta. In Europa, per la prima volta da dicembre 2011, il mercato dei veicoli commerciali chiude ad aprile con il segno più. Come spiega l’Acea, le immatricolazioni nei 27 paesi Ue più quelli Efta si sono attestate a 150.485 unità (+4,2 per cento sul 2012). Ma, all’interno dell’Europa, c’è chi ride e chi continua a piangere. L’Italia, per esempio, è quella tra i cinque mercati principali con il calo più accentuato (-20,2 per cento), il 20° consecutivo. Positivi i dati di Regno Unito (+29,5 per cento), Spagna (+7 per cento) e Germania (+3,7 per cento). In calo, del 3,8 per cento, la Francia. Continua a leggere