Revisione di auto e moto, attenzione alle scadenze: ecco cosa rischia chi non la fa

Ci sono scadenze che non si possono dimenticare, anche perché le conseguenze sono decisamente pesanti. È il caso della revisione periodica, a cui sono sottoposti tutti i veicoli. Motoveicoli, ciclomotori, autovetture, autocaravan, autoveicoli per trasporto promiscuo, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale e di massa complessiva non superiore ai 3.500 kg devono fare la revisione dopo quattro anni dalla prima immatricolazione e successivamente ogni due anni, mentre i veicoli destinati al trasporto di persone con numero di posti superiore a nove, compreso quello del conducente, le autovetture adibite al servizio taxi o noleggio con conducente, gli autoveicoli utilizzati per il trasporto di cose ad uso speciale di massa complessiva a pieno carico superiore a 3.500 kg, i rimorchi e gli autocaravan di peso complessivo superiore ai 3.500 kg, gli autobus, le autoambulanze e i veicoli atipici (come, per esempio, le auto elettriche) devono fare il controllo tutti gli anni. Ma cosa succede a chi circola con un veicolo che non ha fatto la revisione periodica? Continua a leggere



Revisione auto, cambiano le regole: telecamere per smascherare i furbi

Stop alle revisione di auto e moto fatte chiudendo un occhio. A volte anche due. Dal 1° gennaio, infatti, cambiano le regole. I controlli saranno filmati da una telecamera. Una specie di Grande Fratello che dovrebbe contribuire a smascherare i furbetti. Come spiega la Cgia, la richiesta di nuove regole è stata peraltro sollevata a gran voce da tutti gli operatori del settore, che, in questi anni, hanno agito onestamente a fronte di una piccola parte di centri autorizzati che agevolavano le “promozioni” di vetture e moto non proprio perfettamente a norma. Continua a leggere



Revisioni di auto, moto e scooter: i controlli saranno gli stessi in tutta Europa

Per le revisioni di auto e moto potrebbe arrivare a breve una direttiva europea che aggiornerà quella del 2009. Secondo quanto emerso al termine del Consiglio Ue trasporti a Lussemburgo, “una maggioranza di stati membri si è espressa a favore di una direttiva piuttosto che di un regolamento” in quanto “permette una migliore armonizzazione della legislazione” nei 27, ha annunciato la presidenza cipriota di turno dell’Ue.  Continua a leggere