La strategia è la stessa: usare i Tir per scappare dalla guerra e cercare un futuro migliore. Ma i rischi sono tanti anche se, come ha raccontato uno dei giovani trovati ieri dalla polizia nascosti sotto i mezzi pesanti, “quello che ho vissuto nella mia vita è stato molto più pericoloso di questo viaggio”. È una vicenda simile, quella dei due ragazzi afghani di 18 anni che hanno percorso oltre 400 chilometri legati sotto a due Tir con l’obiettivo di raggiungere il porto di Civitavecchia e imbarcarsi per la Francia. Continua a leggere