“Venezia non può vivere solo di turismo, ma ha bisogno delle attività ricomprese nell’ambito portuale, che anzi rappresentano un’efficace risposta alla monocultura turistica, così come dello sviluppo di altre attività economiche quali l’artigianato, il commercio e l’industria”. Lo scrive l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale, che comprende i porti di Venezia e Chioggia, nel Piano Operativo Triennale (Pot) 2018-2020 che prevede investimenti per 440 milioni di euro. L’obiettivo è quello di “promuovere lo sviluppo sostenibile del porto sotto l’aspetto economico, sociale, ambientale e culturale”. Continua a leggere