In un mondo che dovrebbe viaggiare nella direzione del risparmio di viaggi inutili, insegnando a consumare cibi a chilometro zero, ovvero possibilmente coltivati o prodotti localmente, insegnando a condividere i viaggi in auto attraverso il car sharing o il car pooling, ovvero utilizzando un’auto su prenotazione, prelevandola e riportandola in un parcheggio e pagando il corrispettivo per l’utilizzo fatto o la condivisione di un’unica auto con altri amici o colleghi per fare uno stesso percorso per andare al lavoro, in università, senza che ognuno usi la propria vettura moltiplicando esponenzialmente traffico, consumi e inquinamento, insegnando a utilizzare i mezzi pubblici invece di quelli privati migliorando sempre la qualità dell’offerta di pullman, treni, metropolitane, insegnando a scegliere, laddove possibile, un’attività il più vicina a casa, in un mondo che dovrebbe insegnare tutto questo c’è chi va esattamente nella direzione opposta. Continua a leggere