“Di fronte a incidenti di estrema gravità si ripete la solita sequenza. I giudici di primo grado e spesso anche quelli dell’appello tentano di infliggere condanne severe con l’applicazione del reato di omicidio con dolo eventuale. Ma quasi mai queste condanne vengono confermate in Cassazione. Per questo insistiamo come promotori della proposta – con le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni -, con la raccolta di quasi 80.000 firme, per l’introduzione del reato di omicidio stradale: il Parlamento deve decidersi a decidere”. Lo sottolinea il presidente dell’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale (Asaps), Giordano Biserni, che lancia un nuovo appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo che la Suprema Corte ha annullato con rinvio la condanna a 21 anni inflitta in primo grado e in appello a Torino a Ilir Beti, imprenditore albanese che il 13 agosto 2011 imboccò la A26 contromano e la percorse per oltre 20 chilometri: nell’impatto con il suo Suv morirono quattro ragazzi francesi. Continua a leggere