“Il nobile intento iniziale con cui partì il Sistri era quello di monitorare i rifiuti pericolosi. Poi ha subito una mutazione transgenica, e quello che doveva essere un cane da guardia è diventato un ippopotamo”. Lo dice, in un’intervista all’Ansa, l’ex ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che ripercorre la storia del Sistri, finito al centro dell’attenzione per l’inchiesta che ha portato ad arresti e sequestri (clicca qui), passando anche dallo scottante tema del segreto di Stato. “Il segreto di Stato”, ha spiegato Pecoraro Scanio, “fu chiesto all’inizio dalle autorità per ragioni di sicurezza perché il Sistema era utile a contrastare la criminalità organizzata, e serviva la massima cautela”. Per questo, afferma l’ex ministro, “ho ritenuto che non potessi non aderire alla richiesta che mi arrivava dai carabinieri del Noe”. Continua a leggere