“Dimezzando i contributi per il trasporto ferroviario regionale, che interessa 2.700.000 pendolari, per garantire i medesimi livelli di (dis)servizio attuali, le tariffe dovrebbero venire raddoppiate, oppure, per stare nei costi, si dovranno dimezzare i servizi”. Sono decisamente preoccupati i pendolari della Lombardia, che in un comunicato analizzano la situazione presente e futura del trasporto pubblico alla luce dei possibili tagli proposti dal Governo. “Che sia a causa degli aumenti delle tariffe, o per l’assenza di servizi di trasporto pubblico, centinaia di migliaia di auto finiranno col riversarsi sulle già congestionate strade delle aree urbane, con le conseguenze facilmente immaginabili, anche per la salute dei cittadini”, scrive il Coordinamento dei Comitati pendolari Regione Lombardia. Continua a leggere