I periodi di recessione sono collegati al cambiamento delle abitudini di guidare. Secondo un rapporto pubblicato il 14 maggio dall’Ong Us Public Interest Research Group, i giovani, in particolare, sono meno portati a guidare – o ad avere una patente di guida – rispetto alle generazioni precedenti, per le quali l’automobile era una sorta di diritto. Calano quindi i chilometri percorsi in auto. E così finisce il driving boom, come viene dimostrato da una serie di cifre: i chilometri percorsi da una persona ogni anno, sono passati dagli 8.700 del 1970 ai 16.100 del 2004 (+85 per cento); è quello che il rapporto chiama “driving boom”, che è leggermente diminuito tra il 2004 e il 2012, attestandosi a 7.000 chilometri (-7 per cento), cioè il livello del 1996. Continua a leggere