“Un impegno preso, un impegno mantenuto. A fronte del dimezzamento dei morti sulle strade italiane, sta crescendo il numero dei morti provocati da chi guida sotto l’effetto di alcool e di stupefacenti. Si calcola una percentuale di oltre il 25 per cento per cento. È la ragione che ci ha indotto a rendere le norme più gravi e più giuste”. Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, dopo l’approvazione alla Camera del reato di omicidio stradale con 276 voti favorevoli, 101 astenuti e 20 contrari. Ma il provvedimento non è ancora legge. Il testo dovrà tornare in Senato perché è stato modificato rispetto a quello approvato a Palazzo Madama. Continua a leggere