Tre centimetri di neve sono sufficienti per paralizzare l’intero nostro Paese. Sicuramente nel resto d’Europa si piegheranno dalle risate nel vedere noi poveri italiani che per due fiocchi di neve ci ritroviamo completamente bloccati sulle strade. Ma si sa, noi siamo più bravi a creare problemi anziché a risolverli. In ogni caso, coloro che si sono ritrovati bloccati per ore in coda avevano più voglia di piangere che di ridere. È noto che i poveri diavoli di conducenti di camion sono stati, senza altra forma di indagine, indicati come i responsabili: dei veri capri espiatori. Secondo alcuni “esperti” sono stati loro la causa degli imbottigliamenti più lunghi mai visti sulle nostre strade. Come succede sovente in simili circostanze, sono state lanciate immediatamente delle proposte per risolvere il problema: “Introduciamo il divieto di circolazione per i mezzi pesanti ogni volta che nevica e il problema sarà risolto”. Successivamente il concetto è stato leggermente sfumato: il divieto a circolare non sarà automatico ai primi fiocchi, ma solo in “circostanze eccezionali”.
Noi riteniamo che i gestori delle strade e autostrade devono prevedere tutte le misure necessarie per garantire sempre la praticabilità della circolazione sia per le autovetture sia per i mezzi pesanti. Con un po’ di buona volontà e una migliore organizzazione di mezzi e servizi sarebbe perfettamente possibile. Ci riescono benissimo i Paesi più a nord di noi che hanno inverni più rigidi. Se applicassero la logica semplicistica italiana, non si vedrebbero più camion circolare sulle loro strade per sei mesi l’anno.
L’Italia si presenta spesso e volentieri come un Paese logisticamente attrattivo al centro del Mediterraneo. Non siamo tanto sicuri che eventuali candidati investitori ne siano ancora convinti quando vedono in televisione che una semplice nevicata paralizza tutta la nostra economia.
Primo Santini
Amministratore delegato di Fai Service