La neve sta provocando numerosi disagi alla circolazione. Tanto il malcontento, da parte degli automobilisti ma anche degli autotrasportatori, condizionati nella propria attività dal maltempo. Infuriata la Fai dell’Abruzzo, che in un comunicato stampa punta il dito contro le Autostrade: “Siamo alle solite, qualche centimetro di neve e le Autostrade S.p.A. gettano la spugna, l’A14 come in altri casi insegna, lasciando in mezzo alla strada uomini mezzi e merci per ore ed ore sotto la neve e al freddo, ogni volta una Caporetto”.
“La solita farsa all’italiana per una perturbazione annunciata da giorni”, si legge nel comunicato firmato dal
segretario generale Carlo Antonetti, “ci si affida più alla speranza che alla prevenzione, meglio il blocco dei veicoli che sforzarsi di tenere efficienti le strade, possiamo capire che il sale (o altri prodotti) e l’utilizzo dei mezzi antineve possa avere dei costi non irrisori ma, diamine, non capita mica tutti i giorni. Tutto sembra filare liscio, finche va, poi a un tratto la catastrofe e allora mezzi tecnici e di soccorso che si accavallano, pattuglie di Polizia stradale, Vigili del fuoco, Protezione civile, ecc. ecc. costretti a turni massacranti, uomini e mezzi gestiti nello scompiglio totale. Vorremmo sapere quanti mezzi, realmente, sono stati impiegati per la pulizia dei tratti interessati, con che frequenza sono stati utilizzati e quando sono partiti? Quando sono stati attivati i controlli per i dispositivi antineve sui mezzi e dove? In cosa consiste il piano neve del tronco,
perché per l’ennesima volta si è scaricato sull’autotrasporto e sui cittadini l’inefficienza delle strutture?
Poi lo stoccaggio, l’ammasso dei mezzi pesanti, questi termini ci infastidiscono particolarmente, si possono stoccare e ammassare delle derrate alimentari, dei mattoni, ecc. ma, parlare di stoccare e ammassare uomini e mezzi a dire il vero mi sembra poco riguardoso per chi svolge il proprio lavoro a favore della comunità con condizioni di tempo a volte veramente avverse ma, soprattutto senza tener conto delle necessità primarie di chi è ammassato o stoccato, parlo degli uomini naturalmente. Ogni anno”, prosegue la Fai dell’Abruzzo, “la stessa storia, un po’ di articoli sui giornali, qualche passaggio in TV, qualche guru del maltempo ci spiega che a bordo dei mezzi bisogna portare catene, montare gomme antineve, dotarsi di provviste coperte, guanti sciarpe, termos con bevande calde, magari sci, racchette e motoslitta, carta igienica e pannolini ma, dove siamo al Polo Nord? Per fortuna i conducenti dei mezzi pesanti sono attrezzati conoscendo a fondo le inefficienze italiane. Poi, fortuna per noi, riappare il benedetto sole e tutto torna come prima, nessuno paga tranne l’autotrasporto e gli utenti della strada. Come si fa ad accusare sempre e comunque il traffico pesante dei blocchi autostradali, dovuti a fasi di intenso maltempo, perché i mezzi non sono stati fermati e controllati per tempo, magari incolonnati e fatti procedere dietro a mezzi spargisale e lame? E i mezzi leggeri erano tutti attrezzati e in ordine per affrontare le strade in quelle condizioni? Insomma molti sono i quesiti senza risposta. Capitolo a parte le strade secondarie, dove, in casi come questi, non si tenta nemmeno di alleviare le sofferenze degli utenti della strada con misure adeguate, ho visto dipendenti pubblici spargere, su lastre di ghiaccio consolidate, il sale a mano come i seminatori di una volta, roba da pazzi. Comuni, Provincie e Regioni completamente impreparate e assenti, tanto c’è comunque qualche mezzo pesante che si mette di traverso su cui scaricare le proprie colpe. Ogni volta è sempre la stessa solfa, il passato non insegna proprio niente. Alle Autostrade S.p.A. e agli enti pubblici chiediamo maggiore professionalità, più efficienza nella gestione di queste situazioni cercando di evitare la via più semplice del blocco selvaggio, magari coinvolgendo, per tempo, chi, professionalmente, le strade le percorre di giorno e di notte per tutto l’anno. Buone feste a tutti e speriamo che non nevichi”.