Riaprirà entro il 3 gennaio il ponte della Becca, nel Pavese, alla confluenza del Ticino nel Po, chiuso alla viabilità a metà novembre dopo che da un controllo era emerso un cedimento di quattro centimetri di uno dei due giunti. La data è stata fatta dall’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, che settimana scorsa ha effettuato un sopralluogo con il presidente della Provincia di Pavia, Vittorio Poma, il delegato del presidente Formigoni ai rapporti con il parlamento e le istituzioni del territorio, Giancarlo Abelli e i sindaci dei Comuni di Linarolo, Campospinoso e Mezzanino.
La centenaria struttura che collega Pavia con l’Oltrepò era stata chiusa dopo la cessione di un giunto del ponte in ferro, sotto pressione per l’innalzamento dell’acqua nei due fiumi. Dai primi sopralluoghi era emerso che c’era la necessità di un urgente intervento di consolidamento dell’intera struttura che altrimenti rischia di crollare. Ora si scrive un’altra pagina con Raffaele Cattaneo che “assicura la riapertura di questo ponte entro il 3 di gennaio” e non escludere “di arrivare anche prima”.
I lavori di ripristino procederanno ora in tre fasi: la prima, che è già in corso, prevede la riapertura al più presto della viabilità al traffico leggero. “Questi lavori”, ha spiegato l’assessore, “avranno un costo di 2,5 milioni di euro, 1,9 dei quali sono già stati stanziati mercoledì dalla Giunta regionale mentre gli altri 600.000 euro sono stati messi a disposizione dalla Provincia di Pavia. È allo studio anche una soluzione per impedire il passaggio al traffico pesante, come avrebbe dovuto essere fin dall’inizio: nel rispetto delle necessità del trasporto pubblico locale, verranno infatti applicati controlli serrati per evitare che i mezzi sopra le 20 tonnellate utilizzino questo ponte”.
La seconda fase prevede il consolidamento della struttura: “Sarà completato entro fine gennaio il progetto preliminare”, ha continuato Cattaneo, “per rendere il ponte della Becca percorribile ancora per un congruo numero di anni attraverso un complessivo risanamento strutturale, che lo renderà utilizzabile per ogni tipo di traffico. Entro la prossima primavera si darà il via alla procedura di gara e, entro la fine del 2011, al più tardi nella primavera del 2012, saranno terminati i lavori. Questa fase, che è già finanziata, costerà circa 8 milioni di euro e i finanziamenti verranno dati dalla Regione alla Provincia utilizzando ribassi d’asta di altre opere che sono in corso di realizzazione sul territorio”. Il passaggio successivo annunciato dall’assessore Cattaneo è la realizzazione, con Provincia e Comuni, di uno studio di fattibilità per analizzare diverse ipotesi, tra le quali il rinforzo delle pile esistenti in alveo, la completa sostituzione dell’impalcato con demolizione dell’attuale, un ulteriore potenziamento e consolidamento dell’attuale ponte, o la costruzione di un nuovo ponte, al fine di garantire una soluzione definitiva. Tale studio verrà completato entro la fine dell’estate. “Quello di oggi”, ha concluso Cattaneo, “è un impegno che prendiamo con i cittadini e che intendiamo rispettare, così come abbiamo rispettato quello per il ponte di San Rocco tra Lodi e Piacenza: qualcuno diceva che ci avremmo impiegato 30 o 40 anni a ricostruire quello nuovo, invece lo inaugureremo il 18 dicembre dopo soli 18 mesi”.