È la Lambretta la grande protagonista della Mostra scambio di Novegro, in programma dal 17 al 19 febbraio, alle porte di Milano. I 70 anni dello scooter Innocenti, grande rivale della Vespa, saranno celebrati con l’esposizione di numerosi modelli. Una storia gloriosa, iniziata nel lontano 1947 e conclusa nel 1997, dopo un “esilio” in India, dove era stata spostata la produzione. La 69ª edizione della Mostra scambio di auto, moto, ricambi e cicli d’epoca in programma al Parco Esposizioni Novegro farà rivivere la mitica sfida tra Vespa e Lambretta con una parata di modelli protagonisti della motorizzazione di massa su due ruote del dopoguerra.
E se la Vespa, che di anni ne ha 71, è ancora sulla cresta dell’onda, la Lambretta ha dovuto alzare bandiera bianca. “Peccato”, si legge in un comunicato degli organizzatori, “perché a Milano, Milano e dintorni, non c’era partita vera tra vespisti e lambrettisti: vincevano i secondi con tre o quattro giri di vantaggio, non soltanto per la velocità che premiava l’articolo nato là dove c’era l’erba e oggi ci sono rottami arruginiti, vetrate in frantumi, vicino al fiume Lambro, quartiere di Lambrate, da cui e per cui il famoso Ferdinando Innocenti chiamò il veicolo Lambretta. La Vespa era più fighetta, di gran moda, roba da centrosud, sole e gita ai castelli, qui tra il nebiun, il magun e il panetùn, veniva meglio quella specie di Lego dei tubi e delle cromatura (Innocenti era imprenditore nel settore tubi, il ponteggio del restauro della Cappella Sistina era frutto della sua fabbrica). Molto piu’ equilibrato il suo motore centrale di quell’ “accrocco laterale con improbabile tenuta di strada esibito dalla nemica Piaggio” come dicevano i più accaniti tifosi della Lambretta. Il Lambrettista era, dunque, il lavoratore medio che, non potendosi ancora permettere la Fiat o affini puntava sul due posti a cielo aperto, con annesso portapacchi. Nel 1947 lo stesso lavoratore, un semplice operaio, portava a casa ventimila lire al mese. La prima Lambretta aveva un costo di centocinquantaseimila, il boom che arrivò a produrne un milione di esemplari all’anno, fece abbassare la cifra a centododicimila sette anni dopo. Lungo i Navigli, all’Ortica, sito di Milano, ma anche a Santa Rita o alle Ferriere, sito di Torino, contavi più Lambrette che Vespe, a seguire Cinquecento, Seicento, qualche Appia dell’elegante Lancia, motocarri, torpedoni e biciclette”. Tra gli scooter esposti si potranno ammirare la Lambretta 125 m(A) del 1948 e poi la Lambretta 125 LC del 1950; la Lambretta 125 D del 1952, la Lambretta 125 E del 1953; la Lambretta 125 LD del 1954; la Lambretta 150 D con sidecar del 1955; la Lambretta 175 TV del 1957; la Lambretta 150 LI del 1962; la Lambretta 150 Special del 1963; la Lambretta 50 J del 1964; la Lambretta 200 SX del 1966, la Lambretta 200 DL del 1970. Per ulteriori informazioni sulla mostra clicca qui.
Credits: Parco Esposizioni Novegro