Non ci sono soltanto i viaggiatori, le hostess, i piloti. Gli aeroporti di tutto il mondo sono pieni di batteri. Stanno lì, sulle maniglie delle porte dei bagni e poi passano di mano in mano, salgono sugli aerei, decollano e atterrano in ogni angolo del pianeta. I ricercatori dell’University Hospital di Munster, in Germania, durante i loro viaggi internazionali hanno eseguito un rampone sulla superficie della porta del bagno dell’aeroporto per poi testarlo una volta tornati in laboratorio.
“Lo studio”, si legge su adnkronos.com, “dimostra che i viaggi aerei hanno il potenziale di introdurre batteri resistenti ai farmaci su superfici davvero ‘a portata di mano’. E anche se i piccoli numeri dei tamponi analizzati rappresentano un limite dello studio, si può concludere che i viaggi internazionali presentano un insospettato (finora) rischio per la salute pubblica. Gli studiosi hanno ‘catturato’ anche lo stafiloccocco aureo resistente alla meticillina St672, un superbug originario dell’India”. I ricercatori hanno raccolto materiale da 400 porte del bagno di 136 aeroporti in 59 Paesi, nella zona degli arrivi, delle partenze e nelle aree di sosta. “I ricercatori sottolineano comunque una buona notizia”, spiega l’Adnkronos, “l’assenza nell’elenco di altri patogeni molto insidiosi, come Pseudomonas aeruginosa ed enteroccocchi resistenti alla vancomicina, microrganismi questi ultimi particolarmente virulenti”.