La mobilità sostenibile fa bene alla salute e all’economia: eventi in oltre 2.000 città europee

Mobilità intelligente e sostenibile, un investimento per l’Europa. È questo lo slogan scelto dall’edizione 2016 della Settimana europea della mobilità che inizia oggi. Sono 48 i Paesi partecipanti, per un totale di 2.158 città che organizzano eventi e misure permanenti per disincentivare l’uso dell’auto. L’Austria svetta con la partecipazione di 448 città, seguita dalla Spagna con 428 mentre l’Italia vedrà coinvolte 134 città. La giornata senz’auto è in programma il 22 settembre, con alcune strade riservate a pedoni e ciclisti e un’altra giornata è dedicata a una campagna per ridurre il numero dei morti e dei feriti sulle strade.


L’obiettivo dell’edizione di quest’anno è quello di mettere in evidenza il risparmio, sia per le pubbliche amministrazioni sia per i cittadini, che deriverebbe dall’uso dei mezzi pubblici e da una pianificazione intelligente dei trasporti. Secondo un dossier dell’Unione europea, smog, inquinamento acustico, stress da traffico e costi legati alla proprietà di un’auto sono problemi quotidiani per molti cittadini europei che accoglierebbero con entusiasmo iniziative per migliorare gli spostamenti in città. La congestione stradale, secondo le stime della Commissione europea, fa perdere l’1 per cento del Pil annuo e una mobilità più intelligente, studiata per ridurre gli ingorghi, contribuirebbe a un risparmio fino a 100 miliardi all’anno. Oltre a far bene, visto che i ciclisti vivono in media due anni in più e sono in malattia il 15 per cento di giorni in meno (l’Ue potrebbe così risparmiare oltre 80 miliardi nella sanità). “Siamo a lavoro, assieme a Regioni e comuni delle grandi città, nella ricerca di soluzioni innovative per promuovere la mobilità verde nei centri urbani”, afferma il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, rilevando che “oggi c’è da proseguire un percorso che già ha visto l’Italia rilanciare la sfida con investimenti ingenti come i 25 milioni del collegato ambientale per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, gli oltre 90 milioni per le piste ciclabili e le ciclovie in legge di stabilità, come anche nelle azioni delineate dal protocollo sulla qualità dell’aria siglato a fine 2015, che prevedono tra gli altri 50 milioni di euro per le reti di ricarica e strumenti per il rinnovo del parco mezzi pubblico. La mobilità green è un processo irreversibile che riguarda ogni città europea e che deve unire l’Europa in un’unica grande azione di sviluppo metropolitano sostenibile”.