Il vigile è in borghese? Vi può fare comunque la multa, ma soltanto se si trova nel suo Comune

Fate attenzione, se prendete una multa da un vigile in borghese e pensate di farla franca perché è senza divisa vi sbagliate di grosso. La multa comminata da un vigile fuori servizio è valida. Lo ha stabilito il Tribunale di Trento che nella sentenza 470/216 ha precisato che “le funzioni della polizia municipale sul regolare il traffico si distinguono da quelle della polizia giudiziaria, sicché nel relativo esercizio non si applicano i limiti previsti dall’art. 57 c.p.p.”, spiega Studiocataldi.it.


Il Tribunale ha accolto il ricorso del Comune a seguito della sentenza del Giudice di pace che aveva annullato il verbale elevato da un’agente in borghese che scendendo dalla propria auto privata aveva contestato un’infrazione a un conducente. “In particolare”, racconta Studiocataldi.it, “durante un’intensa nevicata, il trasgressore, impaziente di rimanere incolonnato dietro il camion della nettezza urbana, ha agito con una manovra pericolosa per la circolazione, ma è stato prontamente fermato dal vigile in borghese che, qualificatosi, gli ha contestato il sorpasso vietato. Per il giudice, nonostante l’agente non fosse in servizio, costui è pienamente legittimato ad elevare la contravvenzione, anche se ciò non è avvenuto nell’immediatezza della manovra vietata: infatti, non si riscontra nell’ordinamento della Municipale, ex lege 65/86, né nell’art. 12 del Codice della Strada, alcuna limitazione temporale all’esercizio del potere di sanzionare gli utenti della strada. Inoltre, soggiunge il Tribunale, nonostante gli automobilisti possano essere multati anche dalla Polizia Stradale o dai Carabinieri, ciò non qualifica il vigile urbano come tale e non lo sottopone alle restrizioni previste dall’art. 57 del codice di procedura penale. Anzi, come precisa il Ministero dell’Interno nella circolare 300/A/2/51901/110/26 del 4 marzo 2002, se l’agente si trova all’interno del Comune di appartena può esercitare tutte le funzioni di polizia stradale anche fuori dall’orario di servizio. Diverso”, conclude Studiocataldi.it, “è il caso del vigile urbano “in trasferta” di cui si è occupata la Corte di Cassazione nella sentenza n. 5771/08 a cui il giudice di pace fa erroneamente riferimento rispetto al caso di specie”.