Si chiama #bastastradeabbandonate il piano da oltre 100 milioni di euro presentato da Anas in Sicilia che punta a ripristinare i tratti stradali rimasti chiusi per diversi anni in tutta Italia. “Mai più strade abbandonate”, ha detto il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani. “È inaccettabile che per anni le infrastrutture investite da frane e smottamenti non vengano ripristinate”.
“Il piano Anas prevede una serie di interventi puntuali del valore complessivo di 105 milioni di euro che consentiranno di riaprire ben 20 strade chiuse in tutto il territorio nazionale, di cui sette nella sola Sicilia, alcune delle quali interrotte in più punti. Il piano è stato concordato con il ministro Graziano Delrio e il Governo. Ci sono anche a disposizione 490 milioni di euro per rimuovere le limitazioni su altre strade, per le quali stiamo stabilendo la priorità. La rete stradale siciliana”, ha spiegato Armani durante la riapertura del viadotto Himera sull’autostrada Catania-Palermo, “è caratterizzata da troppe strade abbandonate e chiuse per problemi di frane, crolli, mancanza di manutenzione adeguata. Anas per la prima volta ha censito tutte queste arterie e ha verificato le misure più opportune per il ripristino della viabilità, dando la precedenza alle situazioni più critiche, in particolare a quei tratti interrotti che hanno costretto i clienti a lunghe deviazioni. Anas ha attivato le analisi opportune e ha programmato un piano finanziato dal governo che è già in corso di attuazione e di cui il viadotto Himera costituisce un primo risultato concreto. Questi interventi”, ha concluso Armani, “sono complessi e richiedono forte attenzione, capacità tecnica e l’utilizzo di nuove tecnologie, quali i sensori e il controllo satellitare. In Sicilia le prime due opere che contiamo di riaprire sono due tratti della strada statale 121 ‘Catanese’: il primo è il viadotto Coda di Volpe, sito fra il km 241,300 e il km 241,700, mentre il secondo è il ponte “Cinque Archi”, sito fra il km 120,500 e il km 125,900, il cui progetto di ripristino è stato diviso in due stralci (il primo aggiudicato è stato consegnato, mentre il secondo è in fase di aggiudicazione), per i quali Anas prevede la fine complessiva dei lavori fra circa un anno”.