L’Europa si vuole muovere in bicicletta: “Favoriamo la cultura delle due ruote”

Fa bene alla salute, contribuisce alla crescita economica, non inquina. L’Unione europea loda la bicicletta e decide di promuovere il suo utilizzo come mezzo di trasporto. Ne sono convinti i ministri dei Trasporti dell’Unione europea che ne hanno discusso in una riunione. Le due ruote, ha spiegato Francois Baush, ministro dello Sviluppo sostenibile e infrastrutture del Lussemburgo (presidenza di turno dell’Ue), “sono il mezzo più efficace per coprire distanze al di sotto dei sette chilometri”.

“Guardando ai problemi che abbiamo in Europa nelle nostre città, come traffico e cattiva qualità dell’aria, è chiaro che dobbiamo migliorare le politiche legate all’uso della bicicletta” e per questo “abbiamo adottato una dichiarazione” ha annunciato Bausch. La responsabilità maggiore spetta alle autorità nazionali e soprattutto locali, “ma penso sia importante che l’Ue dia tutto il suo sostegno per favorire la cultura delle due ruote” ha ricordato il ministro dei Trasporti lussemburghese, sottolineando i vantaggi per la salute dell’uso delle due ruote. “Gli esperti ci hanno mostrato come investire nella ciclabilità offra all’Europa più di aria fresca, ma contribuisca anche a crescita, generazione di nuovi modelli di business e innovazione”, ha aggiunto il commissario europeo ai Trasporti, Violeta Bulc. “Continueremo a incentivare il trasporto su due ruote e a cercare nuove modalità di cofinanziare progetti legati alla mobilità ciclistica” ha assicurato Bulc. Anche l’Italia sostiene la proposta dei ministri dei Trasporti Ue alla Commissione Europea di includere nel suo programma di lavoro una ‘strategia europea per la mobilità ciclistica’. “Siamo favorevoli alla dichiarazione di Lussemburgo”, ha detto il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. “Come governo e come amministratori pubblici siamo consapevoli di quanto la bicicletta contribuisca alla vivibilità delle città e che sia importante sostenere queste politiche anche come mezzo efficiente di trasporto, non solo per umanizzare le città”, ha spiegato Delrio. “L’esperienza italiana è insoddisfacente, nonostante ci siano città che, seguendo le esperienze avanzate dei modelli nordici, abbiano raggiunto standard elevati, fino al 30 per cento di spostamenti in bicicletta” ha aggiunto il ministro dei Trasporti, che ha poi illustrato i lavori in corso in Italia per migliorare la situazione complessiva della ciclabilità. “Per un piano nazionale occorre avere le stesse attenzioni che si ebbero negli Anni 50 per le auto: rendere più sicure le strade, dedicare infrastrutture specifiche e aree sosta alle bici, per realizzare servizi dedicati e di interscambio con altri mezzi di trasporto” ha detto Delrio. “Oltre alle infrastrutture urbane stiamo lavorando per sostenere una rete ciclabile nazionale per una mobilità cicloturistica. Un piano a cui va unito il nuovo Codice della strada, in approvazione, volto a garantire più sicurezza, oltre al sostegno agli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro: misure a cui il Governo dà il proprio contributo”.