Non c’è solo l’alta velocità. Le nuove Fs vogliono offrire servizi migliori ai pendolari e rilanciare il trasporto merci. Lo ha spiegato il nuovo amministratore delegato, Michele Mario Elia, a margine della manifestazione del 2 giugno alla stazione di Firenze. Nel piano industriale delle ferrovie approvato dal vecchio cda ci sono i nuovi supertreni, come il Frecciarossa da 350 km orari (entrerà in servizio tra il 2015 e il 2017), ma anche “un grande intervento sui servizi regionali e sulla ripresa del merci”, ha detto Elia.
Ci sarà anche un intervento “molto forte” sulle stazioni “per aumentarne la capacità e l’integrazione con tutti gli altri tipi di servizi, per essere al centro delle esigenze del cittadino”. Il nuovo amministratore delegato vuole dare risposte concrete alle quotidiane difficoltà dei pendolari. Ai cronisti che gli chiedevano come Ferrovie volesse intervenire nella regione Toscana, l’ad ha risposto spiegando di voler “aumentare la capacità del nodo di Firenze e intervenire su alcune linee come la Lucca-Pistoia”. Certo, per quest’ultima “mancano effettivamente i fondi per effettuare il raddoppio su tutta la linea”.
Se Elia lascia intendere di essere pronto al confronto con le Regioni sui pendolari, di certo è pronto ad avere, e anche questa è una novità, un confronto con i familiari delle vittime della strage di Viareggio (Lucca) che il 29 giugno 2009 costò la vita a 32 persone. “La disponibilità nostra c’è, c’è sempre stata” assicura l’ad la cui nomina venne contestata dai Comitati dei familiari. Anche Elia, all’epoca ad di Rfi, in questa veste è infatti uno degli imputati al processo in corso a Lucca. E Daniela Rombi, presidente dell’Associazione Il Mondo che vorrei, gli replica poco dopo, senza lasciare troppo spazio all’immaginazione: “Questa eventualità può avvenire solo se lui rinuncia all’incarico di amministratore delegato, nel caso contrario rifiutiamo questa sua proposta”. Insomma un “no” abbastanza deciso che arriva nonostante lo stesso Elia avesse sottolineato come il dolore, a distanza di quasi cinque anni, è ancora forte in tutti: “In Ferrovie ci ha colpito tutti in maniera molto forte, e partecipiamo al dolore delle famiglie. Aspettiamo con serenità, dando il contributo che possiamo dare alla giustizia, che sta cercando di fare il suo corso per arrivare ad un risultato”, ha concluso l’ad.