Meno voli, meno passeggeri ma una crescita del settore cargo che, rispetto al 2012, registra un incremento dell’1,5 per cento con un totale di tonnellate movimentate nell’anno di 907.485. Secondo il consuntivo sul trasporto aereo italiano diffuso da Assaeroporti, nel 2013, sono transitatati nei 38 scali monitorati oltre 144 milioni di passeggeri, circa 2.740.000 in meno rispetto al 2012 (-1,9 per cento).
In calo, del 6 per cento, il traffico complessivo dei movimenti aeromobili, pari a 90.147 movimenti in meno rispetto al totale annuo di 1.424.729. L’aeroporto di Roma Fiumicino si conferma al primo posto per traffico passeggeri, seguito da Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo e Venezia. In tale contesto, il sistema aeroportuale romano rappresenta il 28 per cento del traffico passeggeri in Italia, mentre l’aeroporto di Malpensa conferma di movimentare gran parte del traffico merci in Italia (47,4 per cento).
Come in altri Paesi del Sud Europa, l’andamento del trasporto aereo in Italia è stato condizionato da una forte esposizione ai fenomeni macroeconomici, oltre a una flessione dei vettori tradizionali (a partire da Alitalia), non più capaci di garantire una diffusa presenza nella rete aeroportuale italiana, a favore dei vettori low-cost e dalla crescente concorrenza del treno ad alta velocità su alcune importanti rotte del Paese. Tuttavia, rileva Assaeroporti, ci sono aspetti che consentono di nutrire una “moderata fiducia nel futuro in termini di traffico aereo”. Il primo è costituito dal fatto che il forte decremento del traffico domestico è stato compensato da una sostanziale tenuta del traffico europeo e da una certa vivacità del traffico extra-europeo.
Il secondo elemento di conforto è costituito dal fatto che l’anno si è chiuso all’insegna di un progressivo recupero del flusso passeggeri nell’ultimo trimestre 2013, con una crescita media mensile dell’1,20 per cento rispetto all’ultimo trimestre 2012. Il terzo è la crescita del settore cargo.