La rottura della cinghia di trasmissione può aver causato problemi alle valvole?

Ho acquistato un’auto usata, ma dopo aver percorso 15mila chilometri la cinghia di distribuzione si è rotta danneggiando le valvole. Il meccanico a cui sono stata costretta a rivolgermi (mi trovavo per lavoro a 200 chilometri da casa) mi ha detto che è tutta colpa della cinghia di distribuzione che non è stata sostituita correttamente e di rivalermi con chi mi ha venduto l’auto. È  credibile tutto questo? La domanda è stata rivolta da Martina al Meccanico online, la sezione di Stradafacendo (clicca qui) che permette di chiedere consigli alle officine affiliate alla rete Rhiag.

“Cara Martina”, risponde il Meccanico online, “premesso che al momento dell’acquisto di un’auto usata è importantissimo non solo controllare che la cinghia di distribuzione sia stata sostituita come indicato dal libretto di manutenzione ma possibilmente che siano stati contemporaneamente sostituiti anche tutti i suoi componenti (cuscinetti tenditori, rulli di rinvio e dove presente anche la pompa dell’acqua, perché la pompa nella distribuzione è un componente attivo), la risposta purtroppo è sì. Se la cinghia di distribuzione si rompe a motore in movimento, quest’ultimo può subire una serie di danni molto gravi e costosi, come per esempio valvole piegate, pistoni bucati. La distribuzione (ovvero l’insieme degli organi che comandano l’apertura e la chiusura delle valvole di aspirazione e di scarico, consentendo il passaggio della miscela aria-carburante e dei gas combusti, azionata dall’albero motore tramite un ingranaggio, una catena o una cinghia dentata muovendo gli alberi a camme che a loro volta agiscono sulle valvole) è un organo vitale per il motore e per questo è importantissimo curare attentamente le scadenze di manutenzione che sono influenzate non solo dai chilometri ma anche dagli anni. In particolari modo nei motori moderni in cui le cinghie di distribuzione e i relativi componenti sono sottoposti ad un elevato numero di giri, di vibrazioni e di temperature estreme”.