Sicurezza stradale, i bambini insegnano agli adulti a viaggiare “Sulla Buona Strada”

I protagonisti sono i bambini, portavoce dei messaggi di sicurezza stradale da trasmettere agli adulti. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si affida a loro, ai più piccoli, per la nuova campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale “Sulla Buona Strada”. Dal 18 novembre sono in onda spot televisivi, radiofonici, cinematografici, web, Twitter, affissioni e pubblicazioni su quotidiani e periodici. 

In questa prima fase sono stati realizzati tre messaggi: sull’utilizzo dei sistemi di sicurezza in auto per bambini, sulla tutela dei pedoni e contro l’eccesso di velocità, con particolare attenzione alle città che rappresentano gli ambiti di maggiore incidentalità. Questa campagna – affidata, con gara europea, alla società di comunicazione Pomilio Blumm di Pescara – “è una delle azioni che il Ministero sta realizzando e arriva alla vigilia della stagione invernale da sempre considerata critica per gli incidenti e a pochi giorni dall’inizio in Parlamento dell’iter di Riforma del Codice della Strada, che così come il messaggio lanciato con gli spot dovrà essere più semplice, snello, chiaro e  leggibile”, ha detto il sottosegretario Erasmo D’Angelis. “Abbiamo il dovere morale prima che politico di ridurre le stragi sulle nostre strade, e se è certamente positivo il dimezzamento di morti e feriti negli ultimi anni grazie anche a maggiori controlli di Polstrada e forze dell’ordine, alla patente a punti e agli alcoltest, il 2012 si è chiuso con 3.653 morti e 264.716 feriti e negli ultimi 12 anni per incidenti stradali sono morte 63.941 persone con 3.918.352 feriti e invalidi, con costi umani e sociali elevatissimi e una spesa sanitaria per il solo soccorso per oltre 600 milioni. È come se fosse sparita una città come Siena e se fossero feriti o invalidi tutti gli abitanti di Roma. Per questo mettiamo al centro la sicurezza stradale”. Altre informazioni sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (clicca qui).