Un raggio di sole dopo mesi di tempesta. In Europa, per la prima volta da dicembre 2011, il mercato dei veicoli commerciali chiude ad aprile con il segno più. Come spiega l’Acea, le immatricolazioni nei 27 paesi Ue più quelli Efta si sono attestate a 150.485 unità (+4,2 per cento sul 2012). Ma, all’interno dell’Europa, c’è chi ride e chi continua a piangere. L’Italia, per esempio, è quella tra i cinque mercati principali con il calo più accentuato (-20,2 per cento), il 20° consecutivo. Positivi i dati di Regno Unito (+29,5 per cento), Spagna (+7 per cento) e Germania (+3,7 per cento). In calo, del 3,8 per cento, la Francia.
Nel complesso le vendite di veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate crescono del 6,4 per cento a 122.826 pezzi, mentre i veicoli industriali cedono il 4,6 per cento a 25.012 unità e gli autobus perdono il 3,1 per cento a 2.647 unità. I dati sono comunque influenzati da due giorni lavorativi in più rispetto al 2012. In Italia, rileva il Centro Studi Promotor, il mercato “in profondo rosso” scende per la ventesima volta consecutiva. La situazione più grave è quella dei veicoli commerciali che accusano una diminuzione di immatricolazioni del 22,2 per cento, mentre “leggermente meno grave” è la performance dei i veicoli industriali (-4,4 per cento) e “decisamente meno serio” appare il quadro per gli autobus (+2 per cento).