Punti della patente decurtati a 2,8 milioni di italiani: i giovani i più sanzionati

Sono circa 2,8 milioni gli italiani che negli ultimi cinque anni hanno perso dei punti dalla patente. I più sanzionati sono gli automobilisti di Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto, mentre i più bravi sono i motociclisti e le donne. Lo dice un’indagine realizzata da Facile.it su un campione di oltre 6,5 milioni di preventivi Rc auto e moto presentati negli ultimi 12 mesi. Secondo l’indagine se a livello nazionale gli automobilisti incorsi in sanzioni di gravità tale da comportare la perdita di punti sono stati il 6,3 per cento del totale e per i motociclisti il 5,4 per cento, molto peggio è andata ai patentati di Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto dove hanno subito sottrazioni di punti, rispettivamente, l’8,6, l’8,3 e l’8,1 per cento dei patentati. 
Numeri decisamente più alti rispetto alle regioni del Sud: in Puglia, per esempio, il saldo punti è sceso solo per il 3,8 per cento degli automobilisti, in Calabria per il 4,15 per cento e in Sicilia per il 4,3 per cento. Secondo i dati raccolti da Facile.it, con l’aumentare dell’età cresce anche la prudenza. Infatti, tra i più giovani (18-24 anni) la percentuale di automobilisti che ha perso punti  è addirittura del 10,27 per cento, fra chi ha un’età compresa tra i 25 e i 35 anni la percentuale scende al 6,93 per cento, che diventa il 5,97 per cento fra i 36 e i 50 anni per diminuire ancora, 5,33 per cento, fra gli over 50. Confermata la migliore attitudine alla guida delle donne: solo il 5,7 per cento delle automobiliste ha subito la decurtazione dei punti, mentre fra gli uomini il dato diventa del 6,7 per cento. Guardando al campione relativo ai motociclisti, le donne che hanno dovuto rinunciare a punti della patente sono il 4,92 per cento, gli uomini il 5,44 per cento. Quanto alle fasce d’età, i centauri fra i 18-24 anni hanno dovuto cedere punti nel 10 per cento dei casi, quelli con età fra i 25 e i 35 anni nel 5,33 per cento, quelli fra i 36 e i 50 nel 5,04 per cento e quelli con più di 50 anni nel 4,65 per cento dei casi.

Credits: Facile.it