Auto elettriche pronte al sorpasso, restano problematici costi e tempi di ricarica

Dopo un anno di nobili aspirazioni il business legato ai veicoli elettrici non è più solo teorico. Ne sono convinti gli analisti di Ernst & Young che hanno pubblicato un recente articolo dal titolo “Veicoli elettrici sulla corsia di sorpasso” (questo è il link per la pubblicazione originale, in lingua inglese). I nuovi modelli sono stati accolti con  entusiasmo e anche i consumatori sembrano disposti a spendere qualcosa di più per l’energia pulita. Entro il 2016 saranno sul mercato 30 modelli di auto elettriche. E poi ci sono i piani di acquisizione da parte delle aziende. La General Electric ha già annunciato l’acquisizione di 25mila veicoli per rinnovare la sua flotta aziendale.

La Germania entro il 2020 finanzierà l’acquisto di 1 milione di auto elettriche, e la Gran Bretagna ha già varato una rete di ricarica stradale unica al mondo. I tempi di ricarica al momento sono il maggiore scoglio da superare per le auto elettriche. Tanto che allo studio c’è un sistema di cambio rapido della batteria. Better Place ha già insediato la prima stazione di cambio-batteria d’Europa. E fuori dal Vecchio Continente la situazione non cambia, con il progetto di 14mila punti di ricarica negli Stati Uniti. L’altro neo del progetto rimangono i costi delle auto. E mentre Ernst & Young prevede che il differenziale di prezzo diminuirà con la produzione su larga scala, gli incentivi per l’adozione di massa di questi veicoli sono spesso insufficienti. Le batterie inoltre hanno una durata nel tempo limitata dal numero di ricariche. Così sarà da studiare attentamente il mercato delle batterie usate. Oggi in Italia, in base ai dati della Cives (Commissione italiana veicoli elettrici stradali a batteria), pubblicati sul “Sole 24 Ore” sono in circolazione oltre 53mila veicoli elettrici, di questi 3.100 per il trasporto di persone, 8.700 per le merci, 950 bus, 5.400 quadricicli e 35.000 motocicli.