Settore dell’auto in crisi in Europa, ma quasi tutti stanno meglio dell’Italia

A ottobre il mercato europeo dell’auto ha registrato, con 1.044.825 immatricolazioni, una contrazione dell’1,4 per cento rispetto allo stesso mese del 2010. Secondo quanto comunicato dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei, nei primi dieci mesi dell’anno le immatricolazioni sono state 11.505.000, in flessione dello 0,9 per cento. “Dall’inizio dell’anno”, ha commentato Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae, l’associazione che rappresenta le case estere operanti in Italia, “è la sesta volta che il saldo europeo delle vendite mensili chiude in negativo, segno evidente dell’andamento altalenante della domanda e delle difficoltà incontrate dal comparto, alle prese con un quadro economico negativo, che influisce sui bilanci delle famiglie, suggerendo in molti casi il rinvio di una spesa importante come l’acquisto di una nuova automobile. Il segnale più evidente di questa contrazione degli acquisti è dato dalla riduzione delle immatricolazioni ai privati, registrata in Italia, Francia, Gran Bretagna e Spagna”. 

In Italia, lo ricordiamo, nel mese di ottobre le vetture immatricolate sono state 132.703, in flessione del 5,5 per cento rispetto al risultato dell’ottobre dello scorso anno, mentre nei primi dieci mesi le immatricolazioni sono state 1.502.922 (-10,8 per cento). Diverso l’andamento in altri Paesi europei. In Germania a ottobre ci sono state 258.253 immatricolazioni (+0,6 per cento) e in Francia, grazie alla spinta di forti azioni promozionali da parte di molte case presenti sul mercato, la crescita è stata del 2,4 per cento (176.103 immatricolazioni). Positivo anche il risultato della Gran Bretagna, dove a ottobre sono state immatricolate 134.944 vetture, con un incremento del 2,6 per cento. Un risultato in controtendenza a quello dei primi dieci mesi dell’anno, in cui le immatricolazioni sono state in calo del 4,5 per cento. In crisi il mercato spagnolo, che con 57.278 immatricolazioni e una flessione del 6,7 per cento, ha fatto registrare il peggior ottobre della sua storia, mentre il livello raggiunto nei dieci mesi (681.205 targhe, -19,7 per cento) riporta il calendario indietro di 18 anni, al 1993.