Via libera alla Tav che collegherà Torino e Lione. L’ok è arrivato al termine di un tavolo istituzionale a Palazzo Chigi, chiesto dal presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota (nella foto), al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. “Finalmente si parte”, ha detto Cota. “A maggio-giugno deve partire il cantiere, è la tempistica per avere i fondi europei”. Il primo passo prevede il via ai lavori per il tunnel della Maddalena (Chiomonte), un’opera ritenuta propedeutica, una specie di prova generale. Il termine tecnico è “tunnel geognostico”, perché dovrà studiare le caratteristiche della montagna.
Il cunicolo sarà lungo sette chilometri e mezzo e ha lo scopo proprio di studiare il sottosuolo in vista della realizzazione del tunnel di base di 54 chilometri. Saranno oltre cento i lavoratori impegnati nei tre anni di durata dei cantieri. Il progetto prevede il prelievo di oltre 250mila metri cubi di materiale su un’estensione di circa 30mila metri quadrati. Decisamente soddisfatto Cota, che ha parlato dell’avvio “della stagione dei fatti. Si va avanti”, ha detto Cota, “non ci sono più passaggi che possono ritardare l’opera”.
“Si è trattato di un incontro positivo nel quale è stata in primo luogo ribadita la necessità di realizzare l’Alta velocità Torino-Lione, opera assolutamente prioritaria per l’Italia e l’Europa”, afferma il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Altero Matteoli, in una nota. “Ho garantito alla Regione Piemonte e agli Enti locali interessati che saranno disponibili, con l’imminente avvio dei lavori del tunnel della Maddalena, 20 milioni di euro per l’acquisto di materiale rotabile per il trasporto pubblico locale. Ho inoltre rassicurato che nell’arco di due mesi avremo la disponibilità del progetto preliminare dell’opera. Ho infine ribadito la necessità di rivedere con la Francia l’accordo del 2004 sulla ripartizione dei costi dell’opera e che stiamo operando in tal senso con il governo francese”. Soddisfatto anche Piero Fassino, candidato sindaco del centrosinistra a Torino. “Si è fatto un bel passo avanti verso l’avvio dei lavori. Grazie al lavoro intelligente dell’architetto Virano e di quanti hanno operato per raccogliere le istanze delle comunità della Val di Susa e per superare gli ostacoli si è finalmente in grado da far decollare l’opera strategica per Torino e per il Piemonte”.