Tra gli effetti del caro-benzina e del caro-gasolio c’è la proliferazione dei furbetti. Ossia di chi cerca di trovare degli escamotage, in molti casi illeciti, per pagare meno il carburante. Così c’è chi varca periodicamente il confine con la Svizzera, per esempio, per trovare un pieno scontato e chi invece mette nel serbatoio del prodotto petrolifero agevolato per l’agricoltura, oppure del gasolio per riscaldamento. Che, di fatto, ha solamente un tenore di zolfo più elevato, ma va benissimo per l’autotrazione. Ricordiamo che in Italia il gasolio da riscaldamento deve essere obbligatoriamente colorato di rosso e quello agricolo di verde, per distinguerli da quello utilizzato per l’autotrazione, giallo paglierino. Il motivo della differenza cromatica sta nella tassazione più elevata per gli impieghi in autotrazione rispetto all’uso per il riscaldamento e agricolo. Il gasolio agricolo, però non è di scarsa qualità, anzi. È destinato ad alimentare motori agricoli diventati sempre più complessi e sofisticati che devono lavorare in ogni condizione climatica. Il traffico illecito significa duro lavoro anche per i finanzieri. In Puglia, quelli della brigata di Porto Cesareo, nel corso di controlli per contrastare gli illeciti nel settore delle accise, hanno pizzicato due trasportatori di Leverano. Gli autisti, fermati dalle fiamme gialle a bordo di due diversi camion, sono stati sottoposti a un controllo molto accurato. Attraverso un prelievo di campioni del carburante contenuto nei serbatoi dei mezzi è stato appurato l’utilizzo illecito di gasolio agricolo. La sostanza presentava infatti una colorazione verdastra tipica del gasolio agevolato per uso agricolo. I responsabili sono stati denunciati e gli automezzi sequestrati. Dall’inizio dell’anno, la finanza del comando del provinciale di Lecce ha svolto venticinque interventi analoghi, sequestrando 24.715 litri di gasolio agricolo e denunciando a piede libero tredici persone.