L’aumento concesso, del 52,69 per cento, non basta. Così Rav, la società che gestisce il tratto di autostrada A5 Aosta-Monte Bianco, ha fatto ricorso al Tar della Valle d’Aosta per chiedere un ulteriore incremento del pedaggio autostradale. “È un ricorso presentato in quanto gli aumenti che erano stati richiesti, previsti dalla convenzione, non erano stati integralmente riconosciuti. La richiesta totale era stata infatti dell’81,12 per cento“, spiega Stefano Fracasso, presidente della Rav.
L’iniziativa è stata decisa dal cda, “in cui i rappresentanti della Regione, come sempre avviene in questi casi, hanno dato parere contrario”, aggiunge Fracasso. Il ricorso riguarda il decreto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze, numero 605 del 29 dicembre 2017, relativo all’adeguamento tariffario per l’anno 2018, con il quale era stato concesso un aumento delle tariffe del 52,69 per cento. Aumento, aveva spiegato a suo tempo la società Rav, “disposto anche per effetto dei mancati e/o minori adeguamenti tariffari riconosciuti alla Società nel periodo 2014-2017, rispetto a quelli richiesti sulla base della Convenzione Vigente”.