Gli italiani prendono la patente per guidare l’auto a 21 anni e 2 mesi. Lo spiega Facile.it, che rielaborando i dati ufficiali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha anche scoperto che al Sud la licenza di guida si ottiene in media 8 mesi prima e che le donne si mettono al volante circa un anno dopo gli uomini. Analizzando il profilo di chi ha conseguito la patente B nei 12 mesi presi in considerazione, emerge anche che meno di un automobilista su quattro ottiene il documento a 18 anni.
Entrando nel dettaglio dell’analisi, emergono prima di tutto delle profonde differenze a livello regionale. Gli automobilisti che conseguono la patente B a un’età inferiore sono quelli residenti in Basilicata, Sicilia e Campania, dove, in media, ci si mette al volante a 20 anni e 7 mesi, mentre quelli che superano l’esame di guida più tardi sono quelli che vivono in Sardegna (22 anni), Liguria (21 anni e 11 mesi) ed Emilia-Romagna (21 anni e 8 mesi). Come dicevamo, le donne, in media, si mettono alla guida più tardi degli uomini, a 21 anni e 9 mesi, oltre 1 anno più tardi rispetto ai maschi, che prendono la patente a 20 anni e 8 mesi. “Esaminando più da vicino le differenze territoriali”, spiega Facile.it, “emerge che le regioni dove le donne ottengono la licenza ad un’età maggiore sono, ancora una volta, la Sardegna (22 anni e 7 mesi), la Liguria (22 anni e 5 mesi) e l’Emilia Romagna (22 anni e 3 mesi). Nel senso opposto, invece, le più giovani risultano essere le aspiranti automobiliste del Trentino Alto Adige, che riescono a salire sulle quattro ruote in media a 21 anni e 2 mesi, seguite da vicino da quelle di Basilicata, Sicilia e Calabria, che conseguono l’abilitazione a 21 anni e 3 mesi di età. Guardando agli uomini, le regioni dove la patente arriva più tardi sono sempre Sardegna e Liguria (entrambe con 21 anni e 4 mesi) seguite però, questa volta, dalla Lombardia (21 anni e 2 mesi); quelle dove la si ottiene prima sono la Campania e la Sicilia (19 anni e 11 mesi)”. I 18enni che prima di tutto vogliono prendere la patente vivono in Molise, Basilicata e Campania, dove rappresentano il 35 per cento dei neopatentati, mentre in Liguria la percentuale scende al 18 per cento e in Sardegna addirittura al 14 per cento. Le differenze territoriali emergono prepotentemente anche sul fronte delle assicurazioni. Secondo una simulazioni di Facile.it del costo dell’Rca per i neopatentati diciottenni residenti in alcune delle principali città italiane, considerando lo stesso modello d’auto e la medesima classe di merito (CU14), a Milano la miglior tariffa per chi si mette al volante per la prima volta è pari a 746 euro, a Bologna sale a 871 euro mentre a Roma arriva a 943 euro e a Cagliari a 979 euro. Importi ben più alti se ci si sposta a Sud; la miglior tariffa per un nuovo automobilista neomaggiorenne residente a Palermo è pari a 1.152 euro, premio che sale a 1.234 euro per un coetaneo di Bari e, addirittura, a 1.924 euro se residente a Napoli. “Un’opportunità concreta di risparmio è data dalla Legge Bersani del 2007, che consente a chi si assicura di ereditare la classe di merito maturata su un altro veicolo di proprietà di un familiare o convivente”, spiega Diego Palano, responsabile BU assicurazioni di Facile.it. “Un neopatentato, quindi, grazie a questa potrebbe partire non dalla 14esima classe bensì dalla migliore presente all’interno del nucleo familiare, con importanti riduzioni del costo dell’Rc. Attenzione però, per usufruire di questo vantaggio il veicolo che si assicura deve essere della stessa tipologia di quello da cui si prende classe di rischio e il passaggio di classe può avvenire solo su veicoli che vengono assicurati per la prima volta all’interno del nucleo familiare”.
Credits: Facile.it