Ha preso 110 euro di multa perché fumava, in auto, con il figlio minorenne seduto sul sedile posteriore. È successo a Trieste, nella centrale via Carducci, dove la polizia locale ha multato un automobilista che fumava in macchina con la moglie accanto e il figlio dodicenne a bordo. L’uomo ha dichiarato agli agenti di non conoscere il divieto. Come lui, molte altre persone ignorano l’esistenza di una legge che vieta il fumo in auto se a bordo ci sono donne in stato di gravidanza o minori di 18 anni.
La legge è in vigore dal febbraio del 2016 e come ha chiarito una circolare del Ministero della Salute ha la finalità di tutelare i minori e il nascituro dal fumo passivo. Per i trasgressori è prevista una multa da 25 a 250 euro, ma la misura dalla sanzione è raddoppiata “qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a dodici anni, potendo raggiungere anche i 500 euro”, spiega studiocataldi.it. In realtà sono rare le sanzioni, perché la violazione è difficile da individuare. Inoltre, spiega il sito di diritto, “non trattandosi di regole imposte dal Codice della Strada, non sempre il personale è preparato sulle sanzioni antifumo, stante anche le singole regole che ogni Regione può emanare in materia”.