Il decreto attuativo per il Porto franco internazionale di Trieste è stato firmato dal ministero delle Infrastrutture e quello di Economia e finanze. Lo ha annunciato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, durante una conferenza stampa congiunta con il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Graziano Delrio, e con il presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale, Zeno D’Agostino. Serracchiani ha parlato di “pagina storica per Trieste e per il Friuli Venezia Giulia. È davvero un momento epocale per la città e per la portualità regionale”.
“Abbiamo concluso un percorso amministrativo che ci permette di poter dire che il Porto di Trieste è il primo Punto franco internazionale in Europa a fare quello che si dice quando si parla di zona franca: extradoganalità, libero accesso e soprattutto la possibilità di svolgere in punto franco la prima lavorazione degli insediamenti industriali”, ha spiegato Debora Serracchiani, che ha posto l’attenzione anche sull’aspetto legato all’occupazione. “In un Porto che si sta già sviluppando, dove negli ultimi due anni abbiamo avuto 250 posti di lavoro in più, adesso diamo un’ulteriore impennata. Mi auguro sia preziosa per gli insediamenti nel Porto”.
“Essere l’unico porto franco in Europa significa per Trieste più facilità di accesso delle merci, extra territorialità doganale, e quindi più competitività”, ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. “Questo riconoscimento rientra nella nostra visione del sistema portuale italiano come unico. L’Italia deve porsi sempre più come porta del Sud e dell’Est Europa. In questo senso Trieste rafforza l’interno sistema, non a scapito degli altri, ma attraendo più traffici. Si rafforza la vocazione europea dell’Italia che intende essere protagonista del sistema logistico e portuale mondiale”.
“È stato un iter complesso”, ha detto il presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale, Zeno D’Agostino, “ma oggi finalmente viene dato all’Autorità il potere di gestione del Porto franco. Ciò significa che abbiamo una capacità di organizzazione e attrazione spaventosa. Durante la recente missione in Cina abbiamo visto brillare gli occhi degli interlocutori quando si sentivano dire che siamo l’unico vero Punto franco esistente in Europa, in cui si può fare anche manifattura industriale”.