Rubavano camion e li trasferivano all’estero con una falsa documentazione. Nei giorni scorsi la Polizia stradale di Parma insieme con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli della città emiliana ha portato a termine un’indagine, iniziata nel 2013 e chiamata “Ghost Export”, con l’arresto di tre persone, di cui due fratelli. Altre quattro persone sono indagate. Dalle indagini è emerso che prima di venir trasferiti all’estero i veicoli industriali venivano forniti di una documentazione completa appartenente a mezzi dello stesso tipo e marca “già usciti dal territorio nazionale e di proprietà d’inconsapevoli persone”, spiega una nota della Polizia.
Nella maggior parte dei casi, la documentazione utilizzata era stata rubata in bianco dagli uffici pubblici oppure falsificata alterandone i dati. Complessivamente, spiega la Polizia, “sono 32 i veicoli industriali oggetto di riciclaggio internazionale, esportati e illegalmente reintrodotti in circolazione in Libia e Nigeria. Nel corso delle perquisizioni eseguite sono stati sequestrati diversi documenti di circolazione rubati e documenti di proprietà falsificati, utilizzati anche per favorire la sparizione di automezzi sottoposti a vincoli amministrativi e penali”. Recentemente sono stati resi noti i dati dei furti dei mezzi pesanti. Nel 2016 sono spariti 2.053 veicoli, numero in calo del 9,76 per cento rispetto al 2015, quante ne vennero rubati 2.275. La regione con più furti è la Campania (367), seguita da Lombardia (289), Puglia e Sicilia (247).
Credits: Polizia di Stato