È Peugeot il marchio più verde d’Europa. La casa costruttrice francese ha tagliato, nel 2016, le emissioni di Co2 delle nuove immatricolazioni in media di 1,7 g/km, per un totale di 101,9 g/km. L’auto più venduta del marchio, la Peugeot 208, ha fatto segnare una diminuzione delle emissioni di 1,3 g/km. Al secondo posto c’è Citroen, con una riduzione di 2,3 g/km e un totale di 103,3, seguita da Toyota (-3,6 g/km per un totale di 104 g/km), che nel 2016 ha superato Renault (-0,3 g/km per un totale di 105,6 g/km). Fiat è soltanto ottava, preceduta da Skoda, Nissan e Seat. Completano la top ten Mini e Dacia, mentre Volkswagen è undicesima. I dati emergono da un’indagine di Jato Dynamics.
In generale, in Europa diminuiscono le emissioni di Co2. Nel 2016 il calo è stato dell’1,2 per cento, a 117,8 g/km, soltanto 1,4 g/km in meno rispetto al 2015. Si tratta, spiega Jato Dynamics, della variazione percentuale più bassa degli ultimi dieci anni, da attribuire in parte alla crescita più lenta delle immatricolazioni diesel nel 2016, vetture che producono minori emissioni. Jato Dynamics ha analizzato 23 Paesi: quello con le emissioni più basse di Co2 è la Norvegia, grazie soprattutto agli incentivi del governo per l’acquisto di veicoli elettrici e ibridi, che rappresentano il 39 per cento del totale delle immatricolazioni. “Cartellino rosso” ai Paesi Bassi (comunque terzi in Europa) e Danimarca (quinta), gli unici due Paesi che registrano emissioni in crescita. Per gli analisti di Jato Dynamics anche in questo caso la responsabilità è dei due governi che hanno ridotto gli incentivi per i veicoli ecologici. L’Italia è nona, con emissioni in calo del 2,1 per cento.
Credits: Jato Dynamics