Pedemontana, per continuare i lavori servono i soldi dei privati: “Lo Stato ha fatto la sua parte”

“Per la Pedemontana veneta lo Stato ha messo a disposizione tutte le risorse necessarie e previste. Poi c’è un concessionario che ha vinto la concessione e quindi deve portare il capitale privato per continuare i lavori”. Lo ha ricordato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. “Noi abbiamo due obblighi come Governo: il primo è quello di garantire le risorse pattuite, il secondo quello di fare in modo che le opere non rimangano incompiute. Questo è quello che ci accolliamo, nel pieno rispetto della legge e dei contratti in essere. C’è un concedente, la Regione Veneto, e un concessionario. Speriamo che le cose vadano avanti”. 
Parole che sono piaciute al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Per questa arteria”, ha detto Zaia, “l’impegno dello Stato è pari a un totale di 600 milioni di euro, di cui 200 milioni riguardanti la prima trance. Il privato dovrà mettere risorse proprie, alla fine il conto totale è di 2,3 miliardi. Si sta lavorando bene con il gruppo a livello nazionale”, ha aggiunto Zaia, “per gli studi di traffico e alcuni aspetti contrattuali. Sono fiducioso per quella che è la più grande opera attualmente in costruzione in Italia, 95 chilometri con 16 caselli, distribuiti in 36 comuni”.
“Per quanto riguarda la Valdastico Nord”, ha detto Zaia, “è importante che questo itinerario venga completato: una volta ultimate e collegate tra loro Pedemontana Veneta e autostrada A31 Valdastico, avremo un passante alto, che consentirà all’intero Veneto di essere molto più vicino alla Mitteleuropa rispetto ad ora”.