Gli occhi sullo smartphone invece che sulla strada. Una follia che ogni giorno unisce un fiume di automobilisti, spesso coinvolti in incidenti causati da questo tipo di distrazione. I tentativi di far cambiare questo comportamento decisamente pericoloso sono tanti, dalle multe alle campagne di sensibilizzazione, ma i risultati stentano ad arrivare. Ora si sta iniziando a sequestrare direttamente lo smartphone, almeno per verificare se il guidatore lo stava utilizzando al momento dell’incidente. “Secondo un’interessante inchiesta pubblicata sul quotidiano ‘La Repubblica’ tre incidenti stradali su quattro sarebbero provocati dall’uso dello smartphone alla guida”, ha detto il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri.
“Non stupiscono questi dati perché non si discostano da quelli internazionali: negli Usa ad esempio 1,6 milioni di automobilisti fanno incidenti ogni anno perché impegnati con whatsapp, nel più classico dei casi, ma anche con Pokemon Go o giochi come Candy Crash. Di conseguenza non va esclusa la possibilità di sequestrare lo smartphone per verificare se l’autista stava usando il telefono mentre ha provocato l’incidente, anzi ritengo questa ipotesi molto utile e da seguire con frequenza. Il primo caso italiano”, ha aggiunto Ferri, “si è registrato a Torino dove il nucleo di investigazione scientifica e tecnologica della polizia municipale ha sequestrato tutti gli apparecchi tecnologici a bordo per sottoporli ad analisi forense poiché com’è ben noto sui nostri apparecchi rimane a lungo la traccia di ogni attività svolta. La tecnologia di questi anni è straordinaria, usiamola anche per favorire l’attività investigativa e soprattutto per fare in modo che sempre più famiglie di vittime della strada abbiamo la giustizia che si meritano”.