Insultare al volante non è più un reato, ma la multa che si rischia di prendere è salatissima

In auto si litiga troppo. Secondo una recente indagine, nell’ultimo anno 20,9 milioni di italiani hanno litigato mentre erano al volante (clicca qui per leggere l’articolo di stradafacendo.tgcom24.it). Chi insulta rischia non solo una veemente reazione, ma anche una multa decisamente salata. Meglio tenere a freno la lingua, evitare gestacci e continuare per la propria strada.

In passato, l’insulto al volante è arrivato fino alle aule del tribunale, anche in quelle della Corte di Cassazione. “Il reato ascritto all’insultatore è quello d’ingiuria, recentemente depenalizzato come illecito amministrativo, che tuttavia è idoneo a far scattare una sostanziosa multa a carico del colpevole”, spiega studiocataldi.it. “All’art. 4 del D.Lgs. 7/2016, il legislatore ha previsto che “Soggiace alla sanzione pecuniaria civile da euro cento a euro ottomila” chi “offende l’onore o il decoro di una persona presente”. Tuttavia, prosegue la legge “se le offese sono reciproche, il giudice può non applicare la sanzione pecuniaria civile ad uno o ad entrambi gli offensori” aggiungendo che non è sanzionabile chi ha commesso il fatto “nello stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui, e subito dopo di esso”. Insomma, è sempre meglio restare calmi.